« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la

parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. »


( Art 21 Costituzione)

ATTENZIONE: Questo Blog ha contenuti satirici ... a volte anche "politically incorrect"

Articoli de Il Recensore

24 mag 2012

Crisi economica e terremoto: brevi considerazioni


Italia, 2012.
La crisi economica ha attanagliato il mondo dal 2008 e solo negli ultimi 2 anni gli effetti devastanti di questa recessione economica mondiale sono arrivati in Italia.
Aziende che chiudono, disoccupazione che cresce e aumento del malcontento sociale.
Sono aumentati i suicidi a causa della crisi. Imprenditori  e impiegati che piegati dai debiti e dai fallimenti aziendali, vedono come unica uscita il suicidio (in alcuni casi addirittura uccedendo i propri figli - Vedi articolo: http://notiziefresche.info/depressione-e-crisi-economica-si-suicida-un-fabbro-a-roma-20120523.html). Tutto questo mentre lo Stato cerca di arginare la situazione più che può però Equitalia non gli sta dando certo una mano, anzi. Crescono le proteste e le manifestazioni al di fuori delle sedi di Equitalia. Senza parlare di disperati che entrano in Equitalia con il fucile spianato. 
Tempo fa Monti aveva dichiarato che il posto fisso è monotono e non è stimolante. Affermazione infelice del nostro premiere che ha attirato a sè tutto l'odio dei disoccupati e precari. Dovrebbe saperlo benissimo il nostro Presidente del Consiglio che senza un posto fisso le banche e gli istituti di credito non concedono mutui o prestiti, visto che è uno che lavora con (e per) le banche. Eccome se lo sa.
E qui si entra in un giro vizioso senza fine.
I lavoratori diventano disoccupati, di conseguenza non hanno i soldi da spendere per far girare l'economia, con la disoccupazione alle stelle sarà difficile trovare un altro lavoro così i soldi del nostro ex-lavoratore iniziano a scarseggiare e a non bastare più per mantenere la famiglia.
L'errore in tutto questo sistema malato comandato da broker e banchieri, è stato fatto anni fa e mi riferisco ad un mancato aumento degli stipendi base.
Pare che alcune cose stiano cambiando: ultima notizia è che il Governo sbloccherà 20-30 miliardi di euro per pagare le aziende che hanno lavorato per lo Stato.
E questi soldi da dove escono? Verranno sbloccati? Dove erano rimasti bloccati, in tangenziale?
Comunque sembra che questi soldi sbloccati daranno nuova linfa al mercato del lavoro. 
Staremo a vedere...
Dulcis in fundo arriviamo alla più grande coincidenza che nemmeno i Maya potevano prevedere. Il governo Monti ha affermato che per le catastrofi naturali lo stato non avrebbe più pagato e che ci si doveva affidare alle assicurazioni (ma dai?).
Esattamente pochi giorni dopo questa dichiarazione ecco che viene un devastante terremoto in Emilia-Romagna. Subito il Presidente ha corretto il tiro dicendo, in soldoni, che per questa volta lo Stato pagherà ma alla prossima volta no. Nemmeno fossimo al momento di pagare una cena: "Dai per questa volta faccio io! Ma alla prossima famo alla romana!"
Ma scherziamo? Come è possibile che uno Stato si rifiuti di pagare i danni causati da un terremoto? Tutti i centri storici, tutti i monumenti (per le chiese danneggiate, visto il periodo di crisi, potrebbe pensarci il Vaticano) e tutte le aziende distrutte come faranno a rinascere se c'è uno Stato che se ne lava le mani?
Uno Stato ha diritto di chiedere le tasse ai cittadini ma ha anche il dovere, con gli introiti del fisco, di aiutare i cittadini. Dalla Sanità all'istruzione fino alla ricoscruire e aiutare le popolazioni colpite da alluvioni o terremoti.
Signori, questa è l'Italia: un bellissimo paese con un cancro che le divora le viscere.
Solo estirpando il "brutto male" l'Italia può veramente rinascere.

Io la penso così... e tu?
Il Recensore

Nessun commento:

Posta un commento