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Articoli de Il Recensore

25 feb 2010

Sanremo è sempre Sanremo... come ogni anno!

Anche quest'anno mi sono rifiutato di seguire Sanremo.


L'ultima edizione che ricordo è quella in cui Brian Molko, il cantante dei Placebo, ha cercato invano di distruggere la propria chitarra (riuscendo benissimo nell'intento con un amplificatore) per protesta contro il pubblico imbalsamato. Era il lontano 2001.
L'edizione di quest'anno ha fatto parlare parecchio, come al solito il tema principale non è stata la musica!
Ancor prima che partisse la collaudatissima carnevalata sanremese, Morgan se ne esce con una dichiarazione (quella sull'uso di droghe) che ha compromesso la sua partecipazione al festival; concorrenti minorenni che non vengono fatti esibire prima della mezzanotte (esiste una legge sull'utilizzo dei minori in video e se un minore va in onda dopo la mezzanotte i responsabili della trasmissione possono avere delle grane a livello di codice penale); concorrenti che non sono cantanti e cantanti che si sono dimenticati come si canta; l'orchestra che protesta lanciando in aria gli spartiti e fischi plateali dopo l'esibizione dei cantante. Questo, in soldoni, è stato Sanremo 2010!
Io ho potuto ascoltare solo alcuni dei brani in gara, sempre tramite radio, e quindi non posso dire la mia sulle canzoni in generale, ma ho avuto la fortuna-sfortuna di udire distrattamente la canzone di Pupo ed è una cosa che ha dell'incredibile. Come possibile che un brano del genere sia stato selezionato al Festival di Sanremo? Da un punto di vista artistico ho trovato la canzone molto banale, poco profonda e strumentalizzata (sopratutto quando il testo è stato cambiato - durante una competizione canora - a favore della Nazionale di Calcio Italiana). Il testo sembra scritto da un ragazzino delle superiori e la musica non è niente di speciale. Non si è capito il ruolo del tenore Canonici. Potevano farla cantare tutta a lui la canzone -così ci risparmiavamo lo scempio canoro di Emanuele Filiberto- invece di "schiavizzarlo" a sole due righe di testo. Senza contare l'altra cosa che ha dello scandaloso: il trattamento di preferenza che viene fatto ai partecipanti dei talent-show. Non è possibile ammettere tra i Big cantanti come Scanu, Mengoni, Noemi e compagnia bella. Non è ammissibile e non è rispettoso nei confronti dei colleghi che hanno fatto anni di gavetta e sacrifici per arrivare dove sono ora. Nulla in contrario se vogliono partecipare a Sanremo le nuove leve, ma se vengono da un talent-show dovrebbero avere all'attivo almeno un album e qualche concerto e che vengano classificati come "Nuove proposte", non come "Big"! Senza contare poi del televoto, ormai poco affidabile e facilmente manovrabile come sistema di valutazione dei concorrenti(vediamo se faranno delle indagini).
E poi... Basta con cinque giorni di Festival, dove ogni serata deve essere un gran galà, con ospiti dal cache da fare invidia ad un calciatore e con una durata per ogni serata di ore e ore di diretta! Ne basterebbero tre di giornate: uno per le Nuove Proposte, un per i Big, e l'ultimo per la premiazione dei vincitori delle due categorie. Tutte della durata di un'ora e mezza. Nessun ospite. Un conduttore Rai a paga minima, l'orchestra, i cantanti e qualche intermezzo di un comico proprio per non cadere in letargo. Questo è quello che dovrebbe essere il Festival della musica italiana. Dove si parla di MUSICA ITALIANA e non un carrozzone mediatico dove si parla di tutto tranne che di canzoni.

Sono queste cose che fanno venire la voglia agli italiani di non pagare più il canone Rai.

il Recensore Mediatico

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