« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la

parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. »


( Art 21 Costituzione)

ATTENZIONE: Questo Blog ha contenuti satirici ... a volte anche "politically incorrect"

Articoli de Il Recensore

22 apr 2010

Link Streaming: "collegamenti" che non "scorrono" più!

Il titolo del post è una traduzione ragionata parafrasata del nome del famoso portale Linkstreaming.com (dove "link"=collegamento e "to stream"=scorrere, fluire) che è stato chiuso in queste ore dalla Finanza.
L'operazione "Little Angel" (il nome scelto sembra innocuo, vero?) ha portato al sequestro preventivo del sito numero 1 (per visite) nello streaming video in Italia.
Risultato: 6 persone indagate e un crescente disappunto tra i 600mila visitatori giornalieri del sito.
Diciamoci la verità un sito del genere non poteva durare... almeno qui in Italia. Purtroppo la legislazione in ambito internet non è ancora molto chiara... c'è ancora molta confusione (anche in ambito Blog!). Il sito si appoggiava ad un server svedese... e viene comunque messo off-line in Italia. In più il sito non pubblicava direttamente lo streaming ma solo link di altri siti. Enzo Mazza, presidente della FIMI (Federazione industria musicale italiana) ci aiuta a capire bene come funziona:"Chi favorisce la diffusione di contenuti, anche solo come link, è perseguibile ... (il provvedimento della magistratura) impone il blocco dei server esteri agli Isp italiani", e aggiunge "Mi auguro che altri siti ancora attivi sul fronte della distribuzione di contenuti illeciti in Italia o con server all'estero, decidano ora di cessare l'attività spontaneamente senza rischiare denunce e sequestri". Le indagini sono partite nel Febbraio 2010 (che efficienza!) e, forse, il gruppo su Facebook della Linkstreaming.com (che conta 16.000 iscritti) non ha fatto altro che richiamare l'attenzione sull'attività del sito, comunque già molto conosciuto. Voci di corridoio dicono che la Finanza abbia già individuato buona parte degli utenti del sito i quali rischiano una sanzione amministrativa.
Insomma è successo il finimondo!
Sono giuste le crociate contro i pirati, nel mondo dell'intrattenimento nel 2009 si sono persi 13 miliardi di euro e 250.000 posti di lavoro (dati FIMI). (NdB: Siceramente mi spiace più per i dipendenti delle case cinematografiche e per i proprietari di sale, che per gli utili persi delle major). La cosa che fa rabbrividire è che in questa battaglia per la tutela dei diritti d'autore ci vada di mezzo anche il ragazzino di 16 anni che si quarda un film in Internet.
Il discorso è logico: l'aumento della pirateria porta alla diminuzione di spettatori nei cinema, le sale, che in Italia sono private e non di proprietà delle case di distribuzione come in America (fatta eccezione per alcuni multisala), per rientrare con le spese, aumentano il biglietto. Questa situazione favorisce la nascita di siti come Linkstreaming.com.
Tutte le persone (major cinematografiche, SIAE, FIMI, ecc...) che vogliono estirpare il "cancro della pirateria" on-line perchè non pensano di sfruttare Internet per ovviare a questa crisi nella cinematografia mondiale? (Per la cronaca: la MGM ha bloccato la produzione del 23simo film di James Bond per mancanza di fondi).
La Disney in questo aspetto è già avanti con la e-Copy degli ultimi film prodotti (come "la Principessa e il Ranocchio" e "Alice in Wonderland") infatti, con l'acquisto di un film Disney, in formato Blu-ray, l'utente avra un codice con il quale può scaricare una copia digitale del film senza limiti di riproduzione!
Sicuramente un'idea rivoluzionaria ... ma una domanda nasce spontanea: a che prezzo? I soliti 30/40 €?
Concludendo, le major dovrebbero studiare un modo per la fruizione dei film in Internet per superare questa crisi senza però sacrificare la proiezione dei film nelle sale. Ad esempio mettere on-line, previa un irisorio compenso di pochi Euro, tutti i film prodotti, da tal casa cinematografica, fino al 2005 (per esempio): in questo modo per pochi Euro un utente puoi visionare un classico o un film relativamente recente, i diritti d'autore sono così rispettati e il mercato dell'Home Video e delle sale cinematografiche è comunque mantenuto in vita. (In più si può dare un'alternativa alla Mediaset Premium e simili)
Le soluzioni sono veramente tante, basta pensarci su... evidentemente alle major lo status quo rende di più!

Per ulteriori info sulla chiusura di Linkstreaming.com basta "googolare" un pò.

il Recensore Mediatico

Ho detto la mia!
Vuoi dire la tua? Allora commenta!

Nessun commento:

Posta un commento