Musica Live nei locali: in Inghilterra è molto più facile

La situazione per gli artisti che si esibiscono dal vivo non è delle più rosee, si sa. Dall'Inghilterra giunge una notizia incorraggiante.

La Camera dei Comuni ha approvato un disegno di legge che può fa crescere la musica dal vivo in Inghilterra.
Come afferma Jo Dibble (amministratore delegato di UK Music): "Se dovesse essere approvata, tutti i locali con capienza inferiore a 200 persone potranno ospitare concerti senza sostenere spese aggiuntive. La precedente legge del 2003 aveva creato una netta separazione tra sale in grado di permettersi i costi delle licenze e locali con un giro d'affari troppo ristretto per poterlo fare: questa proposta cancellerà del tutto questa ingiustizia. [...] In un momento di grave recessione come quello che stiamo passando, poter permettere ai gestori dei pub un servizio aggiuntivo del genere a costo zero rappresenta un ottimo modo per contribuire al rilancio dell'economia del settore."
Una vera e propria rivoluzione.
In Italia se un esercente volesse fare una live nel suo locale dovrebbe pagare permessi su permessi, SIAE, spese e, sopratutto, le band.
Sulla rete si vociferava che, grazie alla manovra Monti sulle liberalizzazioni, anche in Italia si sarebbe avuta una rivoluzione simile eliminando il monopolio Siae. (http://www.gruppirock.it/news/newsrock/abolizione-monopolio-siae-con-il-nuovo-decreto-legge.html)
Questo però è analizzato a profondità (http://musicametal.blogosfere.it/2012/01/decreto-liberalizzazioni-e-monopolio-siae-cambia-poco-o-nulla.html)

Tirando le somme la rivoluzione, per la musica live nei locali, in Italia  è molto lontana.
Vedi l'approfondimento anche qui: http://www.gruppirock.it/news/newsrock/rivoluzione-in-inghilterra-per-lamusica-dal-vivo.html



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Il Recensore